FINALMENTE, BASTA RESTRIZIONI NEL CALCIO

La ‘’famigerata’’ tessera del tifoso sembra avere le ore contate. Il ministro dell’Interno ha dato, infatti, l’incarico al Presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, di concerto con la Figc, di verificare se sussistano le condizioni per realizzare un rinnovato modello di gestione degli eventi calcistici, in grado di realizzare la finalità “Calcio = Passione, Divertimento, Partecipazione”.

Lo scopo del Viminale sarebbe quello di recuperare la «dimensione sociale del calcio, di favorire il ritorno delle famiglie allo stadio, il contenimento dei costi sociali, il conseguimento di una sostenibilita economica – gestionale del sistema». Tutto questo sarebbe fattibile, perché secondo il monitoraggio compiuto nel corso della passata stagione calcistica, su 2.044 partite a livello professionistico, solamente 302 sono state valutate a rischio (il 14,7%). E si tratta di un dato consolidato e in linea con quelli degli ultimi anni.

Insomma, ci sarebbero tutti i presupposti per rivedere il protocollo d’intesa che era stato stipulato nel 2011 quando la tessera del tifoso fu introdotta. Ma per arrivare alla sua completa eliminazione dev’essere rispettato un iter di lavori e di interventi strutturali e organizzativi, che dovrà partire dopo la sottoscrizione di un nuovo protocollo (sono in corso e in programma incontri e riunioni).

Il tutto in tre anni. Dovranno essere rivisti il sistema di ticketing, con una conseguente responsabilizzazione delle società sportive (alcune società sono già in possesso della bozza del nuovo testo), l’impiantistica con la riduzione delle barriere e la responsabilizzazione degli spettatori e i servizi di stewarding.

In particolare, con l’abolizione della tessera del tifoso, sarebbero le società a dover emettere carte di fidelizzazione, mentre la sottoscrizione dell’abbonamento o l’acquisto del biglietto non saranno più subordinati al possesso della tessera.

Solamente nelle gare considerate a rischio, l’Osservatorio potrà disporre limitazioni ad hoc. In questo nuovo sistema, le società dovrebbero organizzare le proprie politiche di emissione dei ticket e degli abbonamenti facendo sottoscrivere ai propri tifosi un codice etico da rispettare.

La violazione delle sue norme comporterebbe, quale meccanismo di autotutela, la sospensione o il ritiro del gradimento della persona da parte della stessa societa per una o piu partite. Insomma, una piccola rivoluzione che responsabilizzerebbe maggiormente tutti i soggetti coinvolti e che consentirebbe il rilancio di una figura che oggi è ancora un oggetto misterioso per i più: quella dello Slo (acronimo che per il Supporter liaison officer), che avrà il compito di mediazione strategica tra tifosi e società.

Ma perché tutto questo si realizzi e per rivedere sugli spalti anche supporters che da anni avevano vi rinunciato proprio per non essere “schedati” dalla tessera del tifoso – molti ultras hanno fatto questa scelta – bisognerà attendere ancora tre anni.

Le Questure interessate a tale ‘’cambiamento epocale’’ stanno ovviamente attendendo comunicazioni e di conoscere dal Viminale gli eventuali passi da compiere.