REGGINA, NON E’ STATA LA VITTORIA DI PIRRO!

La Reggina ha messo in difficoltà il più quotato avversario giocando una gara accorta e colpendo con la sua punta di Diamante. Dopo il gol tutta la squadra ha festeggiato sotto la Curva dei tifosi amaranto.

di Salvatore Condemi

Oggi sono stato costretto al tour de force: dapprima ho dovuto commentare, mio malgrado, Monopoli-Fondi, gara finita col risultato di una rete a zero per i pugliesi. Una partita, credetemi, tra scapoli ed ammogliati fintantoché Scienza, neoallenatore dei biancoverdi, non ha deciso di vincerla immettendo ”giocatori veri e di peso” in mezzo al campo: nel momento in cui Paolucci è entrato in campo, il Fondi è sparito dal terreno di gioco perdendo grazie ad un episodio. Un rigore, molto concretamente, ha riportato la squadra del sud pontino su questa terra dopo aver accarezzato per qualche settimana addirittura un piazzamento playoff. Sarebbe uno scandalo vedere agli spareggi promozione una squadra come quella del Presidente Pezone.

A seguire, ho preso il mio taccuino, ed ho incominciato ad imbrattarlo per dare conto del derby dei derby, della partita della vita, quel Catanzaro – Reggina dove tutti davano per assodata la sconfitta dei giovanotti di Agenore Maurizi scesa in campo con un abbottonatissimo 5-3-2 con l’intento primario di non prenderle. Non ci sono Mezzavilla e Tulissi in mezzo al campo perché accomodati in panchina a prendere il vento gelido del Ceravolo e non c’è neppure Bezziccheri che non fa parte dei diciassette prescelti dal tecnico laziale. Cucchietti tra i pali; Pasqualoni, Solerio, Gatti, Laezza e Porcino schierati nella linea Maginot; Fortunato, Marino e De Francesco per fare filtro a centrocampo e, possibilmente, per lanciare le punte Sparacello e Bianchimano. Questa la formazione amaranto che parte subito forte mettendo in difficoltà il più quotato avversario con tre nitidissime azioni concluse da Porcino, Fortunato e Laezza. Le aquile si fanno vedere una sola volta al calar del primo tempo allorquando Falcone effettua un passaggio a Cucchietti. Ai punti Reggina avanti rispetto ad un balbettante Catanzaro.

La seconda frazione di gioco si apre con il gran gol di Bianchimano (52′) che sfrutta da par suo un corner battuto splendidamente dalla destra da Marino. Tutti sotto la Curva dove sono assiepati i venti sostenitori della Reggina. Nonostante il vantaggio, la squadra amaranto manovra e fraseggia come non si vedeva da almeno due mesi a questa parte. E il Catanzaro? I giallorossi si fanno vedere soltanto nel finale allorquando Riggio di testa coglie un palo con Cucchietti battuto. Il portiere si rifà neutralizzando i tiri di Cunzi e di Letizia a conclusione di azioni confusionarie e senza costrutto.

Risultati immagini per catanzaro - reggina 0-1

Reggina che, quindi, ritorna alla vittoria dopo due mesi di bocconi amari grazie al bel gol di Bianchimano che raggiunge quota sei nella speciale classifica dei cannonieri. Una Reggina che si è difesa in modo ordinato, che si è organizzata in modo esemplare, che ha spinto e che ha colpito col suo uomo migliore abile a farsi trovare al punto giusto nel momento giusto per regalare alla squadra amaranto la soddisfazione di festeggiare sia la rete sotto la Curva dei propri sostenitori che la conquista dell’intera posta in palio.

Qualcuno ha osato parlare di risultato bugiardo visto l’impegno profuso dai giocatori del Catanzaro nei convulsi minuti finali. Qui c’è ovviamente da ridire: la partita viene vinta da chi fa più gol e merita di vincere chi, delle due compagini, ha fatto vedere cose molto più interessanti. Se non andiamo errati, la Reggina ha costruito più azioni da gol, ha dato dimostrazione di essere sempre in partita e si è disimpegnata in modo egregio anche quando il Catanzaro ha cercato di pressare. E, soprattutto, ha dato sfoggio di sé stessa giocando da ”squadra”. Non è quindi stata una vittoria di Pirro oppure dovuta al caso e men che meno frutto di un singolo episodio fortunato. Il Catanzaro è una squadra forte e importante capace di far sentire la propria voce in chiave playoff ma si è dovuta piegare di fronte ad una Reggina affamata di punti e di prestazioni di spessore. Appuntamento, adesso, alle 16.30 del 21 gennaio del prossimo anno con Reggina – Paganese per ritornare a volare.