BUON PAREGGIO DELLA REGGINA A MATERA

Di Salvatore Condemi per Latinasport.info e Regginaunicoamore.it

Il Matera di Gaetano Auteri, vecchia conoscenza dei tifosi nerazzurri del Latina, schiera la sua squadra secondo il consolidato 3-4-3 che prevede Golubovic a protezione della porta; Sernicola e Giglio terzini di fascia e De Franco centrale nella linea di difensiva lucana; qualche metro più in giù (verso destra) Angelo, altro ex giocatore del Latina nell’interregno di Juliano e poi De Falco, Maimone, es di turno, Casoli a protezione del versante sinistro; in attacco Sartore, Dugandzic e Tiscione. Si accomodano in panchina: Mittica, Tonti, Battista, Di Sabatino, Dammacco, Giovinco, Taccogna e quel Di Livio che a Reggio Calabria non ha lasciato il segno auspicato. 

La Reggina invece scende in campo secondo un 3-5-2 innovativo con Cucchietti tra i pali; Pasqualoni, Laezza e Ferrani in difesa; Hadziosmanovic, Marino, Castiglia, Fortunato e Armeno sulla mediana; Sparacello e Bianchimano le bocche di fuoco. A disposizione di Agenore Maurizi: Licastro, Turrin, Gatti, Tulissi, Provenzano, Auriletto, Giuffrida, Bezziccheri, Amato, Condemi. Debutto in amaranto, quindi, per Manuel Ferrani. Soltanto panchina, come prevedibile, per Provenzano e Condemi. Debutto dal 1′ anche per il nuovo Capitano amaranto che di nome fa Ivan e di cognome Castiglia. Panchina anche per Auriletto e Gatti, mentre Pasqualoni è stabile nella linea a tre di difesa. Conferme per Hadziosmanovic e Sparacello. In Curva una decina di tifosi amaranto.

La cronaca. Comincia bene la Reggina con Castiglia che va al tiro su assist del montenegrino Hadziosmanovic a conclusione di un’azione tambureggiante di Marino. Il fendente del Capitano amaranto finisce però di poco a lato. La prima azione dei padroni di casa la segnaliamo al 10′ allorquando una corta respinta di Pasqualoni innesca il tiro di De Falco che finisce fuori di poco. Matera che conquista mano mano terreno e con la squadra di Maurizi cche controlla agevolmente le sfuriate del Matera. La gara si accende a sprazzi anche se dal 18′ il Matera conquista stabilmente il centrocampo con un Angelo e De Falco a dir poco prorompenti e illuminati. Al 20′ padroni di casa vicinissimi al gol con Filippo Tiscione che dalla distanza impegna severamente Cucchietti il quale, con un colpo di reni, si supera compiendo un intervento prodigioso sul tiro velenoso del numero 33 avversario. Al 26′ è Bianchimano a sparare verso la porta avversaria ma Golubovic para; mentre sulla successiva azione è Golubovic ad impegnare Cucchietti. E’ una partita vibrante, bella, emozionante e piena di rovesciamenti di fronte. Sicuramente non ci si è annoiati. Al 32′ Reggina pericolosissima con Ferrani che di testa, imbeccato da Marino dalla destra, sfiora il palo alla sinistra del portiere materano. Peccato: una questione di pochissimi centimetri e per Golubovic non ci sarebbe niente da fare. Tre minuti più tardi è De Falco, con il solito sinistro velenoso, ad innescare la magnifica risposta di Cucchietti in calcio d’angolo. Ritmi intensissimi con le due squadre che non si risparmiano. Al 39′ il Matera passa: angolo battuto dalla sinistra, pallone che non viene respinto da Armeno e così il croato Marco Dugandzic batte Cucchietti con un perfetto tap-in che passa tra un nugolo di gambe. Tre minuti più tardi e la Reggina vicina al pareggio con Laezza che non riesce ad inquadrare la porta di pochissimo con la palla che sorvola di un nonnulla la traversa. La squadra amaranto c’è e si vede: per ben quattro volte, infatti, è andata ad un passo dalla rete ed ha affrontato il più quotato Matera alla pari e senza timori reverenziali.

Al 48′ Laezza è costretto ad uscire per un problema fisico. Al suo posto Auriletto. Al 55′ la Reggina perveniva al pareggio ma Marino, imbeccato da un’invenzione di Bianchimano, veniva fermato da una sospetta posizione di off side. La Reggina ci crede e si posiziona stabilmente sul fronte d’attacco mettendo in apprensione la retroguardia materana. Reggina vicinissima al pareggio al 62′ con Ferrani che corregge di testa un cross di Armeno, devastante sulla sinistra. Il portiere riesce ad alzare sulla traversa. Ma il gol è nell’aria ed è realizzato da Sparacello al 69′ che ribadisce in rete una difettosa presa del portiere. Uno a uno e venti minuti ancora da giocare. La Reggina vuole vincere: Armeno sulla sinistra pennella un cross per la testa di Sparacello che schizza per un compagno, in questo caso Marino il quale, però, non riesce a colpire la sfera per il provvidenziale intervento di un difensore. Questa Reggina piace: è concreta, cinica, volitiva e, se vogliamo, tecnica e coriacea. Altre sostituzioni: nella Reggina entra Provenzano al posto di un esausto Castiglia; nel Matera esce Dugantzic ed entra l’ex Di Livio. Con l’uscita di Castiglia, la fascia di capitano va a Fortunato. Matera pericoloso al 78′ con l’angolo battuto da Sartore: sullo spiovente Maimone non riesce ad impattare il pallone. Doppio cambio nelle fila della Reggina: escono Sparacello e Marino ed entrano Tulissi e Giuffrida. Nell’occasione viene espulso Auteri per proteste. Cambi anche nel Matera: entrano Giovinco e Battista al posto di Tiscione e Sartore. Ma non succederà davvero nulla neppure con i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro dell’incontro che ha diretto in modo mirabile. Tutta la Reggina sotto la curva dove sono assiepati – si fa per dire – i dieci tifosi della squadra amaranto.

Buono, buonissimo, anzi ottimo il pareggio conquistato con le unghie e con i denti dalla squadra di Agenore Maurizi su un campo difficilissimo e contro una squadra valida e dalle qualità tecniche di tutto rispetto. E’ vero che la compagine lucana era fagliante di alcuni elementi cardini sostituiti – ad ogni buon conto – in modo mirabile dai presenti sul manto erboso di Matera. Fa ben sperare dunque la prova tutta carattere di una Reggina che non ha rubato nulla in tutto l’arco della contesa e che ha sovente messo alle corde il più quotato avversario. Ottima la difesa con Laezza. Ferrani e Pasqualoni che non hanno sbagliato nulla o quasi nulla; solido e ben orchestrato da Castiglia e Fortunato il centrocampo che ha fatto filtro con Hadziosmanovic, Marino ed ha costruito anche con Armeno. Così così Bianchimano e Sparacello i quali non avrebbero potuto fare di più contro i vari Sernicola, Gigli, De Franco e Angelo. Va ben così: è un pareggio che fa morale e fa guardare avanti con rinnovate speranze. Insomma la Reggina ha meritato. Eccome.