Reggina, si continua con Maurizi

 

Ci siamo già espressi a riguardo del tecnico amaranto Agenore Maurizi che a livello umano gode di tutta la nostra ammirazione ed il nostro rispetto. Dal punto di vista squisitamente tecnico, invece, le cose cambiano in modo considerevole. La società amaranto presieduta da Mimmo Praticò si è espressa in modo risoluto: ”Maurizi è il nostro allenatore per questo campionato ed anche per quello prossimo”. Insomma: ”Così è se vi pare”. Dopo la mazzata avuta tra capo e collo dai biancoverdi del Monopoli – squadra coriacea e molto pratica – giunta a Reggio Calabria con il chiaro intento di non fare da vittima sacrificale, ha capito di poter puntare al bersaglio grosso senza troppi patemi d’animo. E in questa ennesima debacle casalinga, ci ha naturalmente messo del suo l’allenatore di Colleferro poco abile a leggere una partita che vedeva l’esterno di sinistra sistematicamente saltato, una mediana che accusava ripetutamente l’inferiorità numerica, una trequarti perennemente sovrastata ed un attacco che soffriva la mancanza di palloni giocabili. E, per finire in bellezza, una difesa spaurita e colpita ogni qualvolta Genchi (e non soltanto lui, purtroppo) si impossessasse del pallone. Quella con il Monopoli è soltanto una delle tante punte di un iceberg che sta facendo affondare il veliero amaranto in un mare di guai. Eppure la squadra di Maurizi aveva cominciato davvero bene un campionato di bassissimo profilo tecnico. Le vittorie col Catanzaro, il pareggio di Pagani, quello interno con il Matera, la vittoria esterna in quel di Fondi, ed il pareggio a Francavilla avevano fatto ben sperare tanto da considerare la Reggina una possibile out sider del Girone meridionale della terza serie. E invece, nonostante la rosa di tutto rispetto completata e rafforzata da una campagna di riparazione fatta ad hoc, si è rivelata non altezza ma non tanto per la pochezza tecnica dei giocatori quanto per una conduzione che, evidentemente, non è da Reggina. Non tutto è perduto: mancano otto incontri alla fine di questo campionato che già dall’inizio sarebbe dovuto essere di transizione per cui è inutile fasciarsi la testa prima di andare a sbatterla chissà in quale spuntone. Bisogna, casomai, invertire la rotta già da domenica prossima allorquando la squadra di Maurizi dovrà andare a far visita alla corazzata rossoazzurra del Catania. Solo attraverso una bella e convincente vittoria al Cibali i tifosi amaranto potrebbero decisamente cambiare idea. Ci viene da inorridire ma si sa che la palla è e rimarrà per ancora molto tempo ”una sfera che rotola e va”.