Reggina, buono il pari a Siracusa

Alla squadra amaranto non concesso un rigore grande quanto una casa in un primo tempo dominato in ogni zona del campo


Il Siracusa di Paolo Bianco si presenta con Tomei tra i pali; Daffara, Turati e Altobelli a formare la linea difensiva: Liotti davanti alla difesa; Spinelli e Palermo centrali di mediana con compiti di ripiegatura; Parisi, Catania, Mancino trequartisti; Scardina unica punta. In panchina siedono D’Alessandro, Bernardo, Bruno, Mangiacasale, Giordano, De Silvestro, Vicaroni, Marotta, Mazzocchi, Grillo, Toscano, Calil.
Maurizi schiera un 3-5-2 con Cucchietti a difesa dei pali; Laezza, Ferrani e Pasqualoni come linea difensiva; Hadziosmanovic, Mezavilla, La Camera, Giuffrida, Armeno a centrocampo; Tulissi, Bianchimano nella linea d’attacco. Licastro, Turrin, Gatti, Auriletto, Provenzano, Marino, Bezziccheri, Condemi, Sparacello, Sciamanna e Franchi pronti per i cambi di Mister Maurizi.
Circa 2600 spettatori presenti al Nicola De Simone in una serata da prezzi popolari praticati dalla società aretusea. In Curva solo una trentina di tifosi giunti da Reggio Calabria.
La squadra di Bianco pratica un pressing altissimo sui portatori di palla amaranto mentre la Reggina aspetta l’avversario sulla linea mediana. Nonostante ciò le due squadre lottano e non sprecano palle fino alla trequarti. Poi le rispettive difese prendono il sopravvento.
Al 15′ episodio abbastanza dubbio in area siracusana con Tulissi che viene contrato irregolarmente da Liotti ma Ayroldi di Molfetta, seppur piazzato bene, fa cenno di continuare. Da mettersi le mani ai capelli.
Due minuti più tardi un calcio di punizione di La Camera impegna a terra Tomei. Questa di stasera è una Reggina che lotta su ogni pallone, che corre moltissimo e che, conseguentemente, mette in seria difficoltà l’avversario.
Reggina vicinissima al gol al 27′ con Mezzavilla che cerca la soluzione a sorpresa su assist di un dinamicissimo Bianchimano ma il pallone (velocissimo e violentissimo) si perde di poco sul fondo.
In questo frangente c’è solo la Reggina: alla mezzora, lo scatenato Tulissi salta con una finta Altobelli, poi brucia in velocità Turati e manda al centro dove Liotti anticipa d’un soffio il colpo di testa di Bianchimano. Ed al 45′ Tulissi, imbeccato dal centravanti della Reggina, viene anticipato da Turati al momento del tiro.
Buona prestazione della Reggina in questa prima frazione di gioco ma il risultato resta inchiodato sullo zero a zero iniziale nonostante manchi all’appello un sacrosanto rigore non concesso alla squadra amaranto.

Nel corso della ripresa la Reggina arretra il baricentro ma non presta il fianco agli avversari. E’ anzi il Siracusa a rischiare al 3′ su un’intuizione di Mezzavilla per Tulissi che però viene fermato da ben tre difensori in maglia celeste.
Al 69′ nella Reggina fuori uno stanchissimo Giuffrida e dentro la prestanza fisica di Provenzano. Dal punto di vista tattico non cambia nulla. Così come non cambia niente nel successivo cambio operato da Maurizi allorquando immette l’ex lungodegente Jacopo Sciamanna (rientra dopo ben sei mesi di stop per infortunio) al posto di Tulissi e Roberto Marino per Mezavilla.
Alla mezzora della ripresa la prima occasione in tutto l’arco dell’incontro per il Siracusa con Parisi che di testa manda abbondantemente fuori un pallone giunto dalla fascia destra.
Un pareggio a reti bianche che va stretto alla Reggina per quello che ha fatto vedere soprattutto nel primo tempo. Alla squadra di Maurizi manca all’appello un calcio di rigore nettissimo ed un pizzico di coraggio contro un Siracusa che non è stato assolutamente superiore.
Buonissime le prestazioni di Pasqualoni e Ferrani in difesa. Laezza nervosissimo ma tempestivo nelle entrate e decisivo negli scontri mentre così così il macedone Hadziosmanovic. Buonissima invece la prova di Mezavilla così come utile ed utilitaristica quella di La Camera a centrocampo. Bravo Bianchimano nel lavoro di raccordo tra centrocampo ed attacco per dare una mano una volta a Giuffrida ed una volta ad Armeno. Tulissi è stato una vera spina nel fianco degli aretusei sul quale più di una volta sono state usate le maniere forti. Per Cucchietti soltanto lavoro di ordinaria amministrazione.