Messina, si complica l’iscrizione al campionato di serie C, la COVISOC dice NO

Si complica ulteriormente la situazione societaria del Messina. Il controllo della COVISOC (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) ha evidenziato nell’analisi del bilancio una carenza debitoria di 322 mila euro, risalente alla data del 31 dicembre 2016. Da tutto ciò ne scaturisce una difficile situazione, visto che tale somma deve essere versata entro il 7 luglio 2017. In caso contrario alla società giallorossa non verrà concessa la licenza nazionale per poter partecipare al campionato di Serie C 2017/18.

Ecco il comunicato ufficiale della società:

A.C.R. Messina rende noto che a seguito delle operazioni di verifica e controllo effettuate da COVISOC, propedeutiche per il rilascio della Licenza Nazionale per la stagione sportiva 2017/2018, è emerso che l’indice patrimoniale della società, relativo all’annualità 2016, non rispetta i parametri previsti dalla normativa federale vigente. Il rientro di tale parametro prevede un ulteriore finanziamento infruttifero della proprietà, a favore di Acr Messina per Euro 330.000,00 da effettuarsi entro e non oltre il 7 luglio 2017 a pena dell’esclusione della società dalla partecipazione al campionato 2017/2018 di Lega PRO – Serie C. Allo stato attuale la proprietà di Acr Messina, ai fini dell’iscrizione, attraverso un imponente sforzo economico-finanziario è in grado di garantire l’emissione della polizza fidejussoria, il pagamento degli emolumenti e delle relative ritenute fiscali e previdenziali relativo ad un monte ingaggi gravato da oltre 50 contratti, l’abbattimento del saldo debitorio con la Lega-PRO per il campionato 2016/2017 ed infine il versamento della tassa d’iscrizione al prossimo campionato senza recare alcun pregiudizio ai diritti dei sottoscrittori degli abbonamenti. A seguito di quanto occorso la proprietà di Acr Messina rende noto, infine, che sta verificando tutte le opzioni possibili per produrre questo ulteriore e definitivo sforzo fermo restando che, in modo coerente con quanto più volte dichiarato, auspica una partecipazione ancor più incisiva e determinante delle istituzioni e dell’imprenditoria locale.