Questa sera mi sono divertito!

Questa sera sono soddisfatto. E, come me, credo abbia gonfiato il petto tutto il popolo amaranto. Sì, perché la Reggina targata Agenore Maurizi non ha timori reverenziali e non si prostra davanti a nessuno. Men che meno a quelle squadre che giocano al pallone come gioca la Reggina. D’altronde quando hai giocatori del calibro di De Francesco, Porcino, Sciamanna, Bezziccheri, Mezzavilla puoi giocare sul velluto anche se stasera il tecnico laziale ha dovuto fare a meno di Bianchimano e Tulissi un vero lusso per la categoria, un vero valore aggiunto per questa compagine che lotta senza paure anche quando ci sono defezioni. Il Matera è nato per vincere: Strambelli, Angelo, Scognamillo, Salandria, Corado, Giovainco, Maimone, per fare alcuni nomi, sono dei fuori quota, personaggi ed elementi che non sfigurerebbero nelle categorie superiori. Eppure la compagine amaranto gli ha fatto vedere le streghe per tutto il primo tempo e per buona parte della seconda parte della gara. Gaetano Auteri non è un fesso qualsiasi. E’ vero che parla troppo divenendo antipatico e sgraziato (a Latina ne sanno qualcosa) ma è un allenatore che sa leggere come pochi la partita in corso. Oggi, contro una Reggina che corre a mille come un Freccia Rossa, ha trasformato la squadra azzurra con poche mosse trasformando Angelo da mediano a terzino destro ed avanzando di soli dieci metri Sarnicola sulla sinistra. Pochi secondi e si sono visti i frutti: Porcino non ha potuto più spingere ma prendere in consegna prima Giovinco e poi Battista che, altrimenti, avrebbero creato superiorità numerica su quella fascia. E, dall’altra parte Solerio – che non è certamente un fulmine a ciel sereno – ha dovuto sacrificarsi su Sarnicola che ha imperversato per alcuni frangenti.  Successivamente De Falco, da esterno destro, è stato spostato all’altezza di Casoli cosicché da frenare le scorribande di Mezavilla che è, anzi, dovuto scalare sulla linea dei difensori. Il mago, quindi, ha stoppato tutte le fonti di ispirazione amaranto e la Reggina è andata in difficoltà. Nonostante ciò gli uomini di Maurizi hanno masticato calcio trovandosi a memoria specialmente nell’asse De Francesco – Porcino da un lato e De Francesco – Mezavilla dall’altro. De Francesco che in questa nuova veste risulta non solo il migliore ma ”sontuoso”. Altro che Pinturicchio.

La prossima andrà a far visita a quel Racing Fondi che oggi è stato strapazzato da un Siracusa che non ha mostrato nulla di trascendentale: cinque tiri in porta, una traversa e tre gol nati da azioni estemporanee e da errori dei tirrenici. Tutto lasciato al caso che ha voluto vincente una squadra sicuramente più attrezzata e votata al gioco di rimessa. Partita da prendere con le pinze per una Reggina che fa della velocità e delle palle a terra il suo punto forte. Una Reggina che sulla carta non dovrebbe avere alcuna difficoltà a conquistare ciò che ha perso questa sera a cospetto di una grande compagine, oltretutto bestia nera amaranto. Ma in Serie C le difficoltà sono dietro ad ogni angolo: si guardi Rende all’esordio.

Salvatore Condemi