Bella Reggina. Peccato per il risultato ma avanti così!

Peccato. E’ un vero peccato aver perso due punti che ci stavano come ”a ricottedda supra i maccarruni”. Peccato non poter staccare le squadre che sulla carta sono molto più titolate della Reggina. E Peccato non poter fare quei sogni che si fanno generalmente ad Agosto. Sì, peccato davvero. Perché con i due punti non conquistati contro una buona Paganese che ha dovuto vendere l’anima al diavolo pur di non pagare dazio al cospetto di una Reggina quadrata, organizzata, solida, concreta e a volte sbarazzina, il team amaranto avrebbe potuto sicuramente dire ”per un certo discorso ci sono pure io“. Non sveliamo quale ma l’avrete sicuramente intuito. Questa è una compagine che gioca al calcio ed ha elementi che sanno ”dare del tu” alla palla. Non ci riferiamo solo a De Francesco, Mezavilla, Tulissi e Porcino perché questa sera a Pagani ha dato dimostrazione di saper essere un buon attaccante anche l’artefice in negativo di Rende, quello Sciamanna che di nome fa Jacopo, il quale ha segnato il suo secondo gol in una settimana.

La Reggina ha giocato al pallone perché – ripetiamo – ha i giocatori per poter divertire e divertirsi e se al Torre di Pagani ci fosse stato Bianchimano – capace di tenere alta la squadra, abile a tenere palla e bravo a schizzare palloni d’oro una volta per l’uno ed una volta per l’altro – la squdra amaranto avrebbe avuto quei benedetti due punti in più nel carniere. Ma se ha saputo imporre il proprio gioco anche senza il numero 9 milanese, significa che la squdra gioca a memoria a prescindere da uno e dall’altro in campo. Significa che può guardare in alto senza timori reverenziali. E per ultimo, significa che può affrontare qualsiasi squadra senza particolari patemi d’animo.

La Paganese non è male. La squadra di Favo, subentrato a Matrecano in corso d’opera, ha dimostrato di poter mettere in difficoltà la retroguardia amaranto – fin quando Pasqualoni non ha capito come si deve marcare Talamo – ma alla distanza il centrocampo di Maurizi ha preso il sopravvento molto tempo prima che la Paganese restasse con l’uomo in meno. Basti dire che Regolanti, ex enfant prodige del Latina di cadetta memoria, non ha praticamente toccato palla grazie alla bravura tattica e (perché no?) tecnica di Gatti. Cesaretti, dal 32′ in poi non ha visto più un centimetro di campo libero giusto perché Di Filippo da quel momento ha giustamente detto a sé stesso ”da qui non si passa…”.

L’unica pecca di questa squadra è – caso mai – il tiro verso la porta avversaria. Questo è un difetto che il tecnico di Artena deve assolutamente correggere per essere quasi impeccabili. E’ vero che in serie C servono le ”randellate” da parte delle difese ma è pur vero che le partite si vincono se si riescono a segnare quanti più gol possibili e se questa sera contro la Paganese si fosse badato al sodo, cercando la forma egoistica nelle conclusioni, si sarebbe brindato alla vittoria. Siccome con i se e con i ma non si vincono le pratite, speriamo di vedere molti più tiri verso lo specchio delle porte già dalla prossima col Matera.

Un bravo vada anche a Cucchietti. Anche questa sera, attento e reattivo, ha saputo ribattere il calcio di rigore di Scarpa così come quindici giorni or sono era riuscito a parare quello di Ricciardo. Eroico è dir poco.

Come si diceva, sabato c’è da regolare il Matera che oggi non è andato oltre il pareggio a reti bianche con il modesto Cosenza tra le mura amiche. A proposito di risultati, la Casertana sta facendo davvero bene (pareggio per 1 a 1 aul difficile campo di Andria); il Monopoli ha impattato con l’Akragas; il Siracusa ha battuto a domicilio il Rende per un gol a zero; pareggio a reti bianche per Catanzaro-Juve Stabia e Trapani-Sicula Leonzio; altra sconfitta per il Fondi battuto anche a Francavilla. E per finire grave batosta del Lecce che viene superata nettamente per 3 a 0 dal Catania. E’ un campionato anonimo con continue sorprese ma prima o poi le più titolate vivranno momenti migliori com’è giusto che sia. Fa intanto da battistrada il Monopoli con 7 punti; ad una sola lunghezza due matricole terribili (Bisceglie e Rende). A 4 punti un gruppone formato da nove squadre (Catania, Sicula Leonzio, Casertana, Paganese, Reggina, Catanzaro, Virtus Francavilla, Trapani e Lecce). Matera e Siracusa hanno conquistato tre punti; Andria e Juve Stabia due. Chiude il terzetto composto da Cosenza, Akragas e Fondi con un solo punto.